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Prendere il sole, in acqua si è protetti? Ecco la risposta

L’esposizione al sole in acqua è utile? Le ore migliori per abbronzarsi possono essere passate a mollo per evitare ustioni? I danni del sole sono più evidenti dopo un bagno prolungato? A queste ed ad altre domande proveremo a rispondere con una breve guida per quanti hanno l’abitudine di abbronzarsi, ma non sul lettino. Il sole fa bene alla pelle, ma soltanto quando è preso nella giusta misura e con gli accorgimenti del caso. Vediamo quali sono le precauzioni utili per scongiurare insolazioni causate da un tuffo di troppo.

I raggi pericolosi se siete in mare

Complici le elevate temperature registrate nel corso di questa estate, infatti, in tanti hanno preferito garantirsi la doratura della pelle rimanendo in acqua per tanti minuti. Si tratta di un modo diffuso per non avvertire il caldo in spiaggia, ma tanti ignorano che i raggi solari picchiano duro soprattutto se si è immersi in mare. I benefici in questo caso possono essere minori dei rischi: i raggi ultravioletti anche se non vengono percepiti ad occhio nudo al momento, presentano successivamente il conto.

Certo l’immersione in acqua ci regala sollievo e ha il beneficio di assorbire le radiazioni infrarosse (quelle calde). Sulla ultraviolette, però, non ha alcun effetto: in sintesi per il secondo tipo di radiazioni l’elevata esposizione può fare gli stessi danni indipendentemente dal fatto che ci si trovi a mollo o a riva. L’acqua blocca circa un terzo dei raggi Uv, ma il tempo di esposizione ad essi è mediatamente superiore. In acqua riusciamo a essere baciati dal sole anche per un’ora di fila, cosa impossibile sul bagnasciuga. Inoltre proprio la sensazione di refrigerio spinge in tanti ad abbandonare la buona abitudine della crema solare.

Le regole d’oro per non scottarsi

Il vero rischio legato all’abbronzatura in acqua è dunque quello dell’illusione. Pensiamo di essere al riparo ed è proprio in quel momento che abbassiamo la guardia non avvertendo la sensazione di caldo che i raggi solari normalmente ci danno. Come prendere il sole in acqua senza rischiare? Il consiglio è quello – se possibile – di fare il bagno in mare con l’orologio o almeno rendersi conto del tempo che si trascorre a mollo. Bisogna essere esposti esattamente lo stesso tempo in cui prendiamo il sole sdraiati sotto l’ombrellone.

E’ indispensabile sapersi regolare e decidere a che ora prendere il sole restando protetti nella fascia di massimo rischio e quindi evitando anche di fare il bagno in quel range. Se volete sapere quale sole abbronza di più basta guardare quali sono le ore in cui non trovate più bambini e neonati in spiaggia: da mezzogiorno alle 16.

Quasi tutti approfittano di queste 4 ore per consumare un pasto salvaguardando sia la digestione successiva che il rischio di insolazione. Le donne che prendono il sole abitualmente sono la categoria più attenta proprio per l’uso regolare di creme protettive: è buona norma per tutti utilizzarle anche poco prima di un lungo bagno in mare. Queste semplici regole possono bastare a non rovinarci gli ultimi giorni di mare per qualche scottatura.