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Ittero: neonato, cause, sintomi

Pelle gialla e occhi bianchi. Detto così può far paura, soprattutto se queste condizioni sono legate ad un neonato. In realtà si tratta di un problema molto comune e piuttosto innocuo nei più piccoli. E’ conosciuto col nome di ittero: andiamo a vedere che cos’è e quando si propone questo problema del tutto fisiologico.

Le mamme sanno bene che si tratta di una cosa più comune di quella che può apparire dopo una spiegazione medica. L’ittero nei neonati, chiariamolo subito, non è quasi mai preoccupante. Gli esperti ci informano che dell’ittero neonatale ne soffrono quasi 8 bambini su 10 per una percentuale che supera il 70%. A un occhio attento non sarà difficile capirne i sintomi. Quello più evidente riguarda il colorito giallo: la pelle del bambino che diventa giallastra, soprattutto in determinati punti del corpo che andremo poi ad analizzare. L’altro sintomo inequivocabile della presenza dell’ittero infantile è la cosiddetta sclera: marcata presenza della parte bianca dell’occhio.

Ittero cause: quando preoccuparsi

Oltre alla pelle, potrebbero ingiallire anche i palmi di mani e piedi e attenzione dovrà essere data anche al colore di feci e urine: le prime potrebbero essere quasi arancioni, la seconda di un giallo scuro insolito per un neonato, la cui pipì è solitamente trasparente. Ma perchè succede tutto ciò? La causa dell’insorgenza dell’ittero è dovuta all’aumento della bilirubina in circolo. Si tratta di una sostanza che normalmente viene prodotta quando si smaltiscono i globuli rossi: il fegato la processa e la elimina nelle feci. Proprio questa fase non avviene regolarmente e quindi la capacità del fegato di smaltire le sostanze è accelerata.

Questa anomalia si manifesta soprattutto nei primissimi giorni di vita: spesso i sintomi arrivano entro la prima settimana e spariscono già entro i 20 giorni di vita.

A determinare questo piccolo problema è soprattutto il cambio di alimentazione della nuova vita: quando viene allattato dalla madre, il bimbo ha più dell’energia alla quale è abituato per smaltire quelle sostanze e la produzione delle feci aumenta in maniera esponenziale. Si parla appunto di ittero da latte materno, proprio perchè l’assunzione, del tutto benefica, delle sostanze sprigionate dal contatto con la mamma, può anche dar luogo a ciò. Troppa energia e troppa velocità nello smaltimento, insomma.

Valori bilirubina neonati e rimedi

Non c’è dunque da preoccuparsi granchè, ma avviare un trattamento medico del sintomo solo quando i valori della bilirubina nel sangue del neonato sono così elevate da poter creare problemi che vanno oltre quelli del colore della pelle e delle feci. In tal caso i pediatri intervengono i due modi. Il primo è piuttosto innocuo e consiste nella fototerapia, cioè l’esposizione del piccolo a lampade speciali. Il secondo è un’opzione molto remota: la trasfusione di sangue.

Ciò avviene solo se l’accumulo di bilirubina è così elevato da raggiungere il cervello e bloccare alcune funzioni essenziali del bambino che apparirà anche poco attivo nei movimenti. Nella maggior parte dei casi, è bene sempre ribadirlo, nemmeno ci sarà memoria di questo problemino che sparirà insieme ad altri piccoli fastidi legati ai primi giorni di vita.

 

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