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Vertigini: sintomi, cause neurologiche, cosa fare

Quando sentiamo venire meno le forze o avvertiamo quel brutto senso di stordimento sappiamo già di cosa si tratta. Di vertigini soffrono ogni giorno diverse persone tra capogiri e sensazioni simili al disorientamento ed alla mancanza di equilibrio. Andiamo a vedere quali sono i sintomi e le cause neurologiche e soprattutto cosa fare.

Vertigini quando preoccuparsi

Iniziamo che non tutti coloro che avvertono sensazioni da vertigini soggettive soffrono davvero di vertigini. Quando possiamo associare alle sensazioni prima descritte dei reali momenti di blackout nel sistema che sorveglia il nostro equilibrio, allora possiamo parlare davvero di vertigini. Quando in realtà il nostro senso di stordimento è legato ad ansia o a problemi legati all’ipotensione o addirittura alla percentuale di ferro nel sangue, possiamo definirle vertigini psicologiche o pseudo-vertigini.

Non è difficile capire che dobbiamo prestare attenzione maggiore in caso di vere vertigini ed a quel punto interpellare un neurologo. Come ci accorgiamo se le nostre vertigini sono vere o soltanto psicologiche? Se ci sembra che l’ambiente giri su se stesso o addirittura avvertiamo questa sensazione anche se stiamo a letto, dobbiamo cominciare a pensare di fare una cura con uno specialista. Se ho giramenti di testa quando mi alzo, ad esempio, il medico lo valuterà diversamente dai capogiri continui nel corso della giornata.  Associati alle vertigini possono esserci i malesseri più disparati, dalla vista alla sudorazione, dal mal di testa alla nausea.

Giramenti di testa cause

In realtà quando le vertigini sono impattanti possiamo trovare un epicentro tra l’orecchio e il cervello: è lì, nell’apparato vestibolare, che si concentra il sistema dell’equilibrio ed è lì che bisogna agire se ci sono disturbi. Se il problema è localizzato all’interno dell’orecchio possiamo parlare di vertigini periferiche. Se, invece, il problema è nella zona encefalica, tra cranio e cervelletto, le vertigini possono essere definite centrali.

Problemi di questo genere possono essere legati all’emicrania e soprattutto ad un dolore nella parte anteriore della testa che possiamo definire pressante. Purtroppo questo problema può essere legato anche a situazioni più delicate, dalle sclerosi multipla fino al tumore del cervello.

Vertigine: i casi più gravi

Le vertigini però possono essere causate anche da attacchi ischemici o ictus o da lesioni legate alla zona della cervicale. Come abbiamo visto che le vertigini non sono passeggere è bene consultarsi con uno specialista che vi saprà dire come intervenire e soprattutto aiuterà a circoscrivere il problema con accertamenti neurologici.

Il neurologo vi chiederà conto dei giramenti di testa improvvisi, dell’intensità e della frequenza del capogiro e di qualsiasi tipo di disturbo connesso, compresi i problemi legati alla coordinazione. Oltre a quelli della regione neurologica lo specialista potrà prescivere test audiometrici per misurare lo stato dell’udito o esami posturografici se abbiamo difficoltà di deambulazione a causa delle vertigini. Ci sono poi anche gli esami alla vista.

Tra le terapie c’è la manovra di Epley, una specie di riposizionamento per far circolare carbonato di calcio nell’apparato vestibolare e l’utilizzo di alcuni farmaci, come gli antistaminici per allievare tali sensazioni.

 

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