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Displasia: cos’è, sintomi, come si cura

Displasia e neoplasia sono due termini entrati anche nel vocabolario quotidiano oltre che in quello medico. In quest’articolo andremo a vede cosa si intende con la parola displasia, come si cura e quali sono i sintomi che abitualmente la accompagnano.

Displasia significato

La displasia si verifica quando c’è un’alterazione della struttura cellulare di un tessuto. Questa modifica può essere di diversi tipi: quantitativa, qualitativa e morfologica. Il tessuto displastico è un gruppo di cellule che registra delle variazioni rispetto ai valori normali sia nella forma che nelle dimensioni. Se dopo un evento neoplastico le cellule non possono più rientrare nei parametri normali, negli eventi di displasia è, invece, ancora possibile tornare alla situazione precedente.

Come evidenziato dagli studi scientifici ogni manifestazione riferibile alla displasia presenta tre gradazioni diverse. C’è la displasia lieve, la displasia moderata e la displasia severa. Nella displasia le cellule vanno ad assumere delle connotazioni profondamente diverse da quelle sane. Possono ad esempio differire per dimensioni, per colore e per tipo di tessuto con alterazioni anche morfologico.

La sovrapposizione di cellule che va a comporre il processo displastico è visibile grazie al microscopio. Come abbiamo già avuto modo di rimarcare displasia e neoplasia non sono due termini uguali, ma anche riferimenti diversi. Peraltro displasia, è bene sottolinearlo, non comporta obbligatoriamente la presenza di un tumore, indipendentemente dal fatto che sia maligno o benigno. Anche se morfologicamente una cellula displasica ha caratteristiche simili a quella neoplastica, ma al contrario di quest’ultima può tornare normali. Il processo displastico è reversibile, anche se ovviamente perché ciò avvenga è necessario che venga estirpata la causa.

E allora perché tanta gente confonde anche i termini displasia e neoplasia? Il motivo è dovuto al fatto che talvolta il fenomeno displastico in realtà precede la formazione di un tumore di natura maligna. Andiamo ora a vedere le possibili cause. La displasia spesso può essere causata da un’esposizione prolungata ad agenti che possono infiammare o irritare il nostro organismo. Ci sono le radiazioni solari, che hanno ad esempio ricadute di tipo fisico, i virus che invece, hanno un impatto biologico e infine ci sono gli agenti di natura chimica.

Displasia alto grado, medio e basso

Analizzando, invece, i mutamenti della displasia al microscopio possiamo identificare quattro processi diversi. Andiamo a vedere come vengono classificati dai medici. Quando c’è la presenza di organismi cellulari di dimensione differente si parla di anisocitosi; di poichilocitosi quando, invece, le cellule si deformano; un altro caso è quello dell’ipercromatismo quando i gruppi di cellule cambiano colorazione a causa di un diverso addensamento della cromatina; ed infine l’aumento di figure mitotiche, cioè un numero irregolare di cellule.

I medici indicano invece con grado la densità di cellule displastiche presenti in un determinato tessuto. C’è la displasia di basso grado, quella normale e infine la displasia di alto grado (o displasia grave).

Displasia intestinale e displasia gastrica: diagnosi

In tutti i casi la prerogativa fondamentale per affrontare al meglio queste problematiche è la prevenzione. Solo affrontando questi problemi per tempo riusciamo ad avere diagnosi precise e tempestive. Le forme più comuni sono quelle all’utero, allo stomaco, alla cervicale e all’intestino.

Soltanto l’esame citologico può permetterci di distinguere il tessuto displasico da quello neoplastico.